lunedì 27 luglio 2009

Assignment 3

Ho iniziato l'articolo e mi è venuto in mente che potevo piano piano dire quello che pensavo seguendo le linee guida date dallo stesso...per non arrivare in fondo e scordarmi cosa pensavo nelle prime righe...
Internet è veramente un bello strumento: è di valore, utilissimo ed efficacie...ma per chi lo sa usare..e le persone che rispecchiano questo presupposto sono veramente poche. C'è chi lo fa per passione e chi per lavoro...ma è difficile che ai comuni mortali venga insegnato ad usarlo..a meno che tu non sia autodidatta o lo studi all'Università. Nella scuola pubblica ti portano nel laboratorio d'informatica solo per andare a navigare per giocare in flashgames o chattare..niente di così serio insomma...e questo è profondamente ingiusto visto tutto il tempo usato per studiare autori latini morti e sepolti che, per carità, anche loro hanno una certa importanza. Si tratta di distinguere solo tra vecchio e nuovo: tra uno strumento che ormai tutti dovrebbero usare e delle conoscenze di base che arricchiscono la cultura classica. La scuola italiana ha fatto la sua scelta.
In questo articolo ho trovato però un sacco di costatazioni strane e veritiere allo stesso tempo: la definizione di rete, applicabile in tutti i campi della vita quotidiana, dall'orticello a internet; le metafore che richiamano una riflessione sul vero significato della conoscenza, in cui non esiste LA VERITà ma una serie di verità tutte ugualmente accettabili, spesso diverse per ognuno di noi.
E' bello ogni tanto leggere qualche posto di qualcuno che va contro corrente...senza cadere sempre nelle solite banalità.

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